Una delle motivazioni principali che portano le persone a scegliere un gommone per le loro gite/vacanze in mare o al lago è la sensazione di sicurezza e stabilità che trasmette. Bisogna infatti ricordare che grazie alla riserva di galleggiamento assicurata dai tubolari (suddiviso in tante camere d’aria indipendenti) e dalla carena, il gommone è totalmente inaffondabile.

In effetti, la navigabilità di un gommone in mare mosso è più stabile rispetto a quella di molte imbarcazioni. Questo grazie proprio ai tubolari immersi, ad una maggior superficie bagnata.

I tubolari del gommone rappresentano così una sorta di parabordo che creano meno preoccupazioni durante le manovre, elemento importante per i driver non esperti che stanno valutando quale battello pneumatico scegliere.
Viceversa, le barche per proteggersi dagli urti in banchina (per esempio durante l’accosto per l’ormeggio) necessitano dei parabordi per evitare danni.
Perciò, l’unico vero modo per capire se il gommone è la soluzione migliore per le proprie necessità è provarlo in acqua!

Come gestire il gommone in mare mosso

Ciò che è certo è che un gommone, se affidabile e in condizioni perfette, può essere gestito anche in mare mosso, in particolare se si scelgono modelli pensati proprio per le condizioni più agitate, come quelli della nostra linea Coaster.

In realtà, il vero nemico del gommone non è il mare agitato bensì il vento.

Vediamo quali sono le condizioni di mare mosso che si possono presentare mentre si naviga con un gommone e come vanno gestite.

Navigare con mare di prua

In condizioni di mare di prua è necessario accelerare con estrema gradualità in modo da non impattare con durezza contro le onde e arrivare su di esse accelerando appena la cresta è scavalcata e si è sulla fase discendente, ovvero sul dorso dell’onda.

Questo significa avanzare con un movimento a zig-zag virando di mascone nella zona franca del cavo senza farsi travolgere dalla cresta.

Navigare con mare al traverso

Se le onde del mare sono arrotondate possiamo stare un po’ più tranquilli rispetto al mare più duro, ma non dobbiamo farci sorprendere da qualche frangente.
Se siamo in zone con frangenti continui è meglio cercare a vista i varchi in cui le onde frangono meno di frequente e navigare con numerosi accostate all’orza mantenendosi sulle zone di schiuma che i frangenti già passati mantengono dietro.

Navigare con mare di poppa

Il mare di poppa inganna: sembra l’andatura più confortevole e in realtà si tratta della più pericolosa di tutte poiché in questa condizione di mare non si percepiscono la velocità e la forza dei frangenti

L’onda, col suo moto rotatorio, fa sì che la velocità della poppa diventi maggiore di quella della prua.

Questo è ciò che accade a tre battelli su quattro: graduare la velocità tenendosi sul dorso dell’onda senza scavalcare la cresta è complesso e questa navigazione necessiterebbe di allenamento in condizioni di mare calmo, per sentirsi poi più pronti ad affrontare il mare di poppa.

La qualità del gommone fa la differenza

Qualsiasi sia la condizione di mare mosso in cui ci si possa trovare navigando in gommone, è fondamentale sceglierne uno di qualità ottima, che possa assicurare stabilità e sicurezza.

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